Empatia

Andando oltre le comuni definizioni (mettersi nei panni dell’altro, comprendere le sue emozioni, sentimenti…), quello che qui si vuole discutere è capire perché è così difficile (o facile – per chi ne è capace) comprendere emozioni e sentimenti degli altri.

È una cosa diversa rispetto alla simpatia, più difficile. La simpatia è l’estensione di un sentimento (in genere inteso come positivo) da una persona ad un’altra. Nel caso dell’empatia non si tratta di provare lo stesso sentimento dell’altro, ma di comprenderlo, anche quando l’altro non vuole trasmettercelo.

Se per qualcuno questo è facile, come fa a farlo?

Secondo me capire sentimenti ed emozioni degli altri è difficile. Infatti, sentimenti ed emozioni non sempre sono visibili (le persone più aperte le mostrano più facilmente, altri – a prescindere dal loro grado di apertura – se vogliono, sono bravi a nasconderli). Di conseguenza non è facile mettersi nei panni degli altri, almeno non sempre, o non con tutti.

Quindi chi è bravo cosa fa per comprendere l’altro?

Io penso che la risposta stia nell’allenamento dei nostri sensi, dei nostri 5 sensi (leggi gli approfondimenti del caso in questa sessione). Sì, i nostri sensi: vista, udito, cinestesia, olfatto e gusto, hanno un ruolo importante per comprendere l’altro. Infatti, è solo attraverso i sensi che l’essere umano acquisisce informazioni dall’esterno (dall’ambiente o da un altro essere umano). E senza quelle informazioni come faremmo a comprendere i sentimenti dell’altro?