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Visione

In genere si parla di visione riferendosi ad aziende (dove/come l’azienda mira ad essere posizionata nel mercato di domani). Ma anche l’essere umano ha una visione. In entrambe i casi, dove/come ci si immagina di essere domani, dipende da come vediamo l’oggi, e a me piace chiamare visione anche questo.

Oggi è più difficile avere una visione, non solo perché il mondo va di fretta (e le cose cambiano ogni giorno); ma anche perché il “sistema” spesso ci mette su quella ruota che gira sempre più veloce. E noi possiamo scegliere di stare sopra o sotto la ruota. Sopra ovviamente si corre (ed è difficile fermarsi per maturare la propria visione), ma sotto la ruota che gira, si sta anche peggio…

C’è un’altra difficoltà nel maturare la propria visione: spesso siamo più attenti ai contenuti che il sistema ci propone rispetto alla struttura di cui tutto è composto (sistema compreso). Il risultato è che interessandoci a contenuti (sempre più sofisticati) prestiamo poca attenzione alla struttura. E’ se è vero che la struttura è più difficile da interpretare, è anche vero che interpretarla significa comprendere il sistema, dunque ecco il primo passo per maturare la propria visione.

Naturalmente la nostra visione è una rappresentazione della realtà per come la percepiamo noi, cioè la vecchia questione della mappa e del territorio. Questa visione, così importante per interpretare la realtà, deriva dalla nostra educazione e da quello che abbiamo imparato con l’esperienza. Questi due elementi costituiscono a loro volta le nostre Convinzioni, cioè quello che sappiamo essere vero del mondo, e quindi indirettamente la risposta alla domanda perché di tante cose (nella sessione ad hoc gli approfondimenti del caso).

C’è ancora un’altra cosa in profonda relazione con la visione: le Abitudini che abbiamo preso. Anche le abitudini rispondono ad una domanda: come facciamo le cose che rappresentano la routine? Cioè, il “programma” che l’inconscio segue per svolgere le cose che sono routine.

Nella sessione La mappa non è il territorio scopri quanto in realtà è complesso integrare la propria mappa (visione) con il territorio (realtà) e confrontarsi con le mappe degli altri.

  1. Alfred Korzybski: An Introduction to Non-Aristotelian Systems and General Semantics
  2. Gregory Bateson: Steps to an Ecology of Mind: Collected Essays in Anthropology, Psychiatry, Evolution, and Epistemology
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